Miele:il cibo degli Antichi

Un vasetto di Miele

Fin dai tempi più antichi, Il miele e’ sempre stato molto apprezzato come alimento energizzante e dolcificante e molto disponibile in natura. Questa sostanza, che si presenta  densa e vischiosa,  viene prodotta in modo del tutto naturale dalle api, che elaborano il nettare dei fiori: per poi ottenere il prezioso elemento. Per produrre circa mezzo chilo di miele, le api devono raccogliere ed elaborare il nettare di più di un milione e mezzo di fiori.

Le api raccolgono dai fiori  il nettare,  una miscela composta di zucchero ed acqua insieme al polline. e lo trasportano all’ alveare, dove le api operaie provvederanno, tramite l’aggiunta di  enzimi che riducono l’acqua contenuta a meno del 20 % e la separazione delle molecole di zucchero più grandi, alla trasformazione del prezioso miele.

Il miele così prodotto viene quindi conservato nei favi, per essere usato in caso di bisogno per alimentare le larve delle api o conservato per superare l’inverno. Le molecole più piccole dello zucchero che includono lattosio e fruttosio, sono facilmente assorbite dal sistema digestivo e ben presto il miele venne considerato un alimento altamente energetico e di utilizzo istantaneo.

In antichità già gli antichi Egizi, i Persiani e i Cinesi ne conoscevano il valore come alimento pieno di virtù benefiche.  Re Salomone lo raccomandava dicendo: “Mangia, figlio mio, il miele, perché è buono e dolce sarà il favo al tuo palato”. I Greci  e i Romani lo chiamavano  “ambrosia” e ritenevano che fosse il cibo che assicurava agli dèi  l’immortalità. Gli zuccheri contenuti nel miele si separano in sostanze che inibiscono la crescita di batteri e gli antichi lo usavano nella cura delle ferite, dei pomfi e per i disturbi cutanei, una pratica medica che continuò fino al Medioevo. I Celti e gli Anglosassoni facevano fermentare il miele con acqua per ottenere l’ idromele, una bevanda eccitante.



Oltre a zucchero e acqua, il miele contiene modeste quantità di magnesio, calcio, ferro, sodio,zolfo,fosforo ,potassio e proteine. Il miele è sempre stato usato come “tonico” e “ricostituente”; inoltre nel trattamento dell’ anemia, dei disturbi renali e dei problemi circolatori. I suoi effetti calmanti sono ben noti. In caso di gola arrossata, provate a bere un bicchiere di latte caldo con un cucchiaino di miele; la stessa bevanda, ma con l’ aggiunta di un poco di brandy, è efficace per alleviare i sintomi dell’ influenza.

Una bevanda calmante, consigliabile prima di coricarsi, consiste in un bicchiere di acqua calda con due cucchiaini di miele e il succo spremuto di mezzo limone. Usate il miele per rendere la pelle più morbida e liscia: spalmatelo su viso e mani, lasciatelo per 15 minuti e poi toglietelo con un tessuto di flanella umido. Il miele può giovare anche a chi soffre di rinite allergica stagionale (raffreddore da fieno), ma perchè sia efficace deve essere raccolto nella zona in cui si vive, così che si possa ingerire la miscela di pollini locali.

Se assunto regolarmente durante l’ inverno e l’ inizio della primavera, il polline può funzionare come desensibilizzante verso gli stessi pollini presenti nell’ aria durante la stagione in cui si manifesta l’allergia. Può essere d’ aiuto anche masticare piccoli pezzi di favo, in quanto ricco di polline. Il miele puro è un ottimo sostitutivo dello zucchero raffinato nel tè, nel caffè e in cucina. Quando preparate torte e biscotti, provate a sostituire 300 gr. di zucchero bianco con 240 gr. di miele ma non scordate di diminuire in proporzione anche la quantità di liquidi.


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