Vitamina C

La Vitamina C, detta anche acido ascorbico, è sensibile all’ossigeno e durante la cottura viene distrutta nella misura del 25 – 50 %.

Dove si trova negli alimenti
Non è sintetizzata dall’uomo per cui deve essere assunta mediante la normale alimentazione, quindi per assumerla si deve fare molta attenzione alla dieta. Si trova in abbondanza nelle piante ricche di clorofilla e di carotene: peperoni verdi e rossi, prezzemolo, rape, legumi, spinaci, cavolo e verza, asparagi, cavolfiore, frutta fresca (limoni, aranci, mandarini, fragole, melone , pompelmo, ribes, prugne). Nei tessuti animali si trova soprattutto nel fegato, nel cervello e nel rene.

Covitamina, cioè coadiuvante dell’ acido ascorbico è la vitamina P che integra la sua azione e regola la resistenza e la permeabilità delle cellule e dei capillari.

Azione
La Vitamina C agisce favorevolmente sulla cicatrizzazione di ferite anche chirurgiche, sulla formazione della cartilagine, della osseina  per la riparazione delle fratture, della dentina e dello smalto dentale. La vitamina C ha un potere antitossico verso molte sostanze aggressive. Ha un importante azione regolatrice sulla secrezione ormonale ipofisaria, surrenalica e del corpo luteo.
Data la sua azione di stimolo sul sistema immunitario, si pensa che questa vitamina abbia un certo ruolo di inibizione anche sull’ insorgenza dei tumori.
E’ quindi consigliabile che i fumatori l’assumano in quantità piuttosto elevata  tramite una dieta ricca di alimenti che ne contengono in abbondanza quali aranci, mandarini, limoni, Kiwi ecc.



Fabbisogno
Il fabbisogno giornaliero di Vitamina C nell’ adulto di peso medio è di 50- 100 mg. Un calcolo più preciso di tale fabbisogno può essere fatto moltiplicando 0,4 – 0,5 mg per ogni kg di peso corporeo.
ad esempio: peso kg 85 per 0,4 = mg. 34 di vitamina C al giorno. Le dosi aumentano per le donne in gravidanza, durante il perido di  allattamento, la senilità e in alcune malattie infettive (Tubercolosi, raffreddore ecc,), nonchè nella febbre alta, nei disturbi gastro-enterici (gastriti e ulcere), alcoolismo, intossicazione da metalli pesanti e nei lattanti nutriti con latte artificiale (poverissimo di vitamina C).
E’ sempre meglio cercare assumere la vitamina C mediante alimenti in modo naturale, quindi mangiando cibi che ne contengono, piuttosto che fare ricorso a integratori artificiali.

Carenza
L’ avitaminosi, ovvero la carenza di vitamina C nell’organismo,) se protratta nel tempo, provoca lo scorbuto, malattia riconoscibile dalla perdita di peso, dall’inappetenza, irritabilità, dolori muscolari, apatia e debolezza, emorragie varie (gengivali, sottocutanee, muscolari, congiuntivali, della retina, nasali, gastrointestinali con diarrea sanguinolenta, genito-urinarie) e nei casi più avanzati anche per gravi emorragie nel midollo osseo e nel cervello.

Controindicazioni della vitamina C
La vitamina C non è di tossica e non esistono controindicazioni nell’uso ma ad alte dosi può tuttavia determinare stati di ipereccitabilità, diarrea e cefalea.

Alimenti ricchi di vitamina C
(in ordine decrescente)

Prezzemolo
The verde fresco
Broccoli
Peperoni
Cavolo di Bruxelles
Crescione , cavolfiore
Fragole, spinaci
Kiwi
Cavolo
Limone , aranci
Pompelmo
Ananas
Ribes
Asparagi
Fegato, melone, castagne
Ravanelli
Lattuga
Pomodori, piselli
Fagiolini
Porri

Alimenti poveri di vitamina C
(in ordine decrescente)

Indivia
Banana
Cipolle. patate
Sedano, ctriolo, ciliege
Carote, albicocche, cocomero
Mela, carciofo
Pera, uva, latte in polvere
Funghi
Latte
Carne, pesce, uovo


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