Le Cure Termali, la salute nell’acqua

Nella storia l’acqua ha sempre avuto un ruolo importante come principio terapeutico, per i suoi effetti purificanti e balsamici era già nota agli antichi Romani , che svilupparono le prime terme in luoghi dove era possibile sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di particolari doti curative. Nel 1549 Michelangelo Buonarroti afflitto da calcolosi renale, scopre le proprietà dell’acqua del paese di Anticoli ( l’odierna Fiuggi) che riescono a curarlo dal “mal della  pietra” ( calcolosi renale )piscina termale

Nei secoli, le proprietà terapeutiche dell’acqua mantengono sempre un aspetto importante per il benessere, fino ad arrivare ai giorni nostri con proposte sempre più specialistiche, man mano che procede la ricerca scientifica e con essa la determinazione delle caratteristiche benefiche di un’ acqua rispetto a un’altra. Il termalismo è molto sviluppato in particolar modo in Italia, conoscendo un rilancio legato anche a recenti acquisizioni che riconoscono all’acqua, specifiche proprietà terapeutiche nei confronti di alcuni gruppi di malattie.

La medicina moderna ha dimostrato che le proprietà curative dell’acqua dipendono anche dalle modalità di assunzione e di somministrazione quindi alle terme, l’acqua viene usata come bagno terapeutico, come vapore, viene miscelata al fango per aumentare il potere di penetrazione dei principi attivi in essa contenuti, oppure normalmente bevuta quando le sue caratteristiche ne consiglino l’uso disintossicante interno, come avviene per alcuni tipi di acque minerali dalle proprietà diuretiche e uricosuriche (che favoriscono l’eliminazione degli acidi urici). Alla medicina termale vanno attribuiti alcuni meriti, tra cui quello di caratterizzarsi come “medicina naturale” ampiamente riconosciuta dalla medicina ufficiale.

Il termalismo, infatti, si colloca tra le medicine dolci, in quanto rappresenta una valida alternativa alle cure con i farmaci, specialmente nel vasto settore delle patologie croniche dolorose. Consente inoltre di attuare una prevenzione per alcune patologie o di evitare la cronicizzazione per altre. In molti casi favorisce una riabilitazione più efficace.

Le stazioni termali in Italia
Sono moltisime le stazioni termali in Italia, alcune famose anche a livello internazionale, altre si rivolgono a un’ utenza prevalentemente locale e diverse sono anche le patologie per le quali ciascuna è maggiormente consigliata.

Vediamo quali sono le più importanti e per quali terapie sono indicate:

Abano
Situate sui Colli Euganei, le terme di Albano sono la stazione fangoterapica più antica d’ Italia con 105 sorgenti termali, 78 stabilimenti di cura e 100 piscine. Le indicazioni comprendono tutte le patologie reumatiche e artritiche, oltre alle affezioni ginecologiche. Trovano indicazione anche le malattie respiratorie , come l’asma, le sinusiti e le bronchiti. Le acque prima di raggiungere le fonti termali, percorrono 70-100 km nel sottosuolo, riscaldandosi e arricchendosi di sali minerali.

Acireale
Le acque provengono dall’ Etna e sono particolarmente ricche di zolfo. Possono qui essere trattate quasi tutte le patologie e vengono effettuate , oltre alla balneo e alla fangoterapia, tutte le le terapie inalatorie per le malattie del naso e della gola , nonché quelle per le infezioni vaginali, che esplicano azione calmante sulle mucose grazie alle proprietà anticatarrali e antisettiche dello zolfo.

Acqui
Il complesso termale è diviso in due settori, uno in città e uno fuori, in un ampio parco, dove sorgono le Antiche terme. La cittadina piemontese deve nome e fama proprio agli stabilimenti termali, dove affluiscono pazienti affetti da patologie reumatiche e otorinolaringoiatriche, anche se le acque sono indicate per molti problemi di tipo circolatorio.

Angolo
Angolo Terme si trova in Lombardia, a 430 m. sl livello del mare, in una zona tranquilla dal clima mite. Le sue acque devono essere soprattutto bevute e sono particolarmente indicate per tutte le patologie digestive (gastriti, coliti, stipsi), per le malattie del ricambio (obesità, gotta, ipercolesterolemia), per quelle del fegato (insufficienza epatica, colecistiti) e dei reni (calcolosi e cistiti).



Boario
Le terme sono immerse in un parco secolare di 150.000 mq, nella Val Camonica, in Lombardia. Vi si praticano cure balneo-fangoterapiche per patologie osteoartrosiche, fanghi addominali per il fegato e la cistifellea e bagni termali per le malattie della pelle. Vengono anche praticate cure inalatorie per le patologie respiratorie (asma, enfisema, malattie bronchiali croniche).

Chianciano
Splendidamente circondate dai tesori naturali e paesaggistici della Toscana, le terme di Chianciano sono note per la cura delle patologie epatiche (malattie del fegato e della bile). Vi ricorrono coloro che necessitano di cure disintossicanti dell’apparato digerente.

Fiuggi
Stazione termale nota in tutta Europa, sorge al centro della Ciociaria, una delle zone che hanno saputo salvaguardare le ricchezze naturali e il patrimonio idrologo da ogni forma di inquinamento. Conosciuta soprattutto per la cura della calcolosi urinaria.

Ischia
Unisce le caratteristiche indicazioni di una stazione termale a una situazione geografica di grande suggestione, come quella delle isole del Golfo di Napoli.

Montecatini Terme
Montecatini ha saputo consolidare la sua forma grazie alle sue acque termali, note da secoli, adatte al trattamento delle affezioni del fegato e dell’ apparato digerente, cui ha unito moderne tecniche di terapia preventiva e riabilitativa nelle affezioni reumatiche, articolari e post traumatiche. Moderni e sontuosi stabilimenti termali consentono di praticare vari trattamenti: bagni, fanghi, piscina termale, cure inalatorie, cure eudermiche e di bellezza, cure ginecologiche, fisioterapia, ginnastica medica, massaggi. Le grotte sudatorie naturali di Monsummano Terme ne costituiscono un valido complemento terapeutico. I circa 250 alberghi, di varie categorie, fanno di Montecatini una delle maggiori località termali e turistiche d’Europa.

Pejo
Le acque delle fonti di questa località del Trentino sono tra le più leggere che si conoscano. Le indicazioni prevalenti riguardano la patologia gastrica e digestiva, come le gastriti, l’ernia iatale, le ipercloridrie e l’ ulcera duodenale.

Salsomaggiore
Il fango di queste terme, in provincia di Parma, ad alto contenuto salino, viene addizionato ad argilla della stessa zona e immerso in acqua salsoiodica. Dalle vasche di preparazione viene portato nelle zone terapeutiche e immerso in vasche di riscaldamento a doppia parete con bagnomaria a 50°C. Le acque e i fanghi sono impiegati per la cura delle malattie osteoarticolari e reumatiche, ma le indicazioni comprendono anche le affezioni circolatorie (insufficienza venosa e postumi di flebite).

Sardara
Oltre alle indicazioni classiche termali, occorre sottolineare che il  moderno complesso termale, situato nel cuore della Sardegna, tra boschi di eucalipti, offre molteplici occasioni di sport e relax, essendo dotato di buone attrezzature.

Saturnia
A Saturnia, in provincia di Grosseto, le cui terme erano predilette da Etruschi e Romani, il bagno termale viene usato come terapia fondamentale, senza che sia preceduto dall’ applicazione di fango, nella cura degli apparati locomotore, circolatorio e cutaneo.

Sirmione
Situate in uno scenario particolarmente suggestivo, sulle rive del Lago di Garda , le terme di Sirmione hanno fama internazionale. La cura si rivolge soprattutto a patologie di tipo otorinolaringoiatrico e allergico, come faringiti e tonsilliti croniche, otiti croniche e riniti allergiche.

Tabiano
La fama dell’ acqua di Tabiano, vicino a Salsomaggiore, è senza dubbio legata alla cura delle malattie dell’apparato respiratorio (bronchiti croniche e asmatiche, asma infantile e rino-sinusiti) e dell’orecchio, del naso e della gola (faringiti, laringiti catarrali e sordità catarrale).

Vinadio
Caratteristica è la combinazione dello zolfo, di cui l’acqua di queste terme situate in provincia di Cuneo è ricca, con particolari alghe (cianofee) che costituiscono la flora vivente di queste acque sulfuree. Le alghe, opportunamente coltivate, sono poi utilizzate in terapia e applicate ai pazienti in grossi blocchi.


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